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La Pittura Sumi-E è la tradizionale pittura giapponese che si esegue con pennello e inchiostro di China, in gradazioni variabili dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendolo con l’acqua. Il termine giapponese significa “inchiostro nero” (Sumi) e “pittura” (“E”).

Introdotto in Giappone intorno al X secolo d. C. dai monaci Zen che lo importarono dalla Cina, conobbe una rapida divulgazione in virtù della sua caratteristica tecnica pittorica basata essenzialmente sulla sintesi delle forme. 

Divenne successivamente quasi esclusivo monopolio del Buddismo: l’arte di dipingere per questi monaci si identificava con la pratica stessa dello Zen.

Successivamente il Sumi-E prende una strada propria e si trasforma anche in arte da ammirare non più unicamente ad appannaggio del mondo religioso. Tesa ad esprimere le emozioni provate dall'artista, l'opera Sumi-E è spontanea, nasce dalla mente e dal cuore dell'artista. Non si dipinge per dimostrare bravura, ma per esprimere il mondo interiore. L’espressione di ciò che è reale viene riprodotta nel Sumi-E nella sua forma essenziale. 

Nell'esecuzione di un'opera Sumi-E vengono coinvolti mente e corpo. La postura corporea, la respirazione e la ricerca della sintesi, nella realizzazione dei soggetti, trovano armonia in questa tecnica pittorica delicata ed estremamente coinvolgente.

Non occorre avere dimestichezza con alcuna tecnica pittorica, né eseguire disegni preparatori.

 

Pittura ad inchiostro giapponese: Sumi-E
 

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